Faq
Per ora l'unica novità, per l'anno in corso, e che la soglia, visto la scadenza dei vari decreti introdotti nel 2022, ritorna nuovamente a 258,23 euro.
Attraverso il Decreto Aiuti-quater (DL 176/2022), il Governo Meloni nel 2022 ha deciso di aumentare la quota dei fringe benefit che ogni azienda può destinare ai propri collaboratori. Se la soglia "defiscalizzata" nel 2022 è passata da 258,23 euro fino a 3.000 euro, per il 2023 la soglia ritorna nuovamente a 258,23 euro.
Perché con il Decreto Aiuti-quater l’importo massimo dei fringe benefit passa da 600,00 euro (decisione riportata nel Decreto Aiuti-bis di agosto) a 3.000,00 euro, però a questi si possono aggiungere ulteriori 200,00 euro legati al bonus benzina (Decreti Aiuti 50 2022), per un importo massimo di 3.200,00 € per tutto il 2022.
Il bonus di 3.000 euro introdotto con il Decreto Aiuti-quater n. 176/2022, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 Novembre 2022, è una forma di retribuzione non in denaro che il datore di lavoro può aggiungere allo stipendio; tale versamento non è imponibile e non necessita di contributo in quanto non è considerato reddito imponibile. Il contributo è facoltativo, il datore di lavoro non è obbligato a riconoscere tale bonus.
Il bonus di 3.000 euro per il rimborso delle bollette di luce e gas spetta a tutti i dipendenti del settore privato, solo per il periodo di imposta 2022. Il datore di lavoro può decidere liberamente se corrispondere o meno tale bonus, oppure corrispondere importi differenti, ma non superiori a quelli stabiliti dai decreti che regolano i fringe benefit.
Il rimborso per luce e gas spetta a tutti i dipendenti del settore privato in forza di una libera scelta delle aziende, come tutti i fringe benefit e pertanto non può essere richiesto.
L’importo massimo legato ai fringe benefit e pari a 3.200,00€, di cui 3.000,00 euro ( decreto Aiuti-bis + Aiuti Quater) 200,00 euro bonus benzina (Decreti Aiuti 50 2022).